Roma, 4 lug. (Adnkronos/Ign) - Gli scienziati del Cern esultano,
praticamente hanno scoperto il bosone di Higgs, la 'particella di Dio'
che spiega come mai tutte le cose nell'universo hanno una massa, la
particella che mancava per capire come e' fatto l'universo secondo il
modello Standard concepito dai fisici.
L'annuncio e' stato dato questa mattina dal Cern e la scoperta e' stata
realizzata dai due esperimenti di punta di Lhc, Atlas e Cms. Il margine
di sicurezza dei dati mostrati oggi dal Cern e' pari al 99,999%. Insomma
X e' stato trovato. L'annuncio del Cern arriva in apertura del maggiore
congresso di fisica delle particelle che prende l'avvio oggi a
Melbourne, in Australia.
Nella sala delle grandi occasioni, gli scienziati del Cern di
Ginevra hanno ascoltato le parole di Fabiola Gianotti, la responsabile
dell'esperimento Atlas all'interno di Lhc che, con Joe Incandela, numero
uno dell'esperimento Cms, ha di fatto annunciato al mondo la scoperta
dell'elusivo bosone di Higgs. Una caccia che andava avanti da 50 anni.
"Abbiamo osservato nei nostri dati chiari segnali di una nuova
particella, al livello di 5 sigma, nella regione di massa intorno ai 126
GeV" dice Gianotti. E per 5 sigma i fisici intendono una percentuale di
certezza pari al 99,999%. Anche lo champagne e' pronto per festeggiare
quella che per molti e' la piu' grande scoperta scientifica degli ultimi
100 anni.
"I risultati sono preliminari ma il segnale a 5 sigma intorno ai 125
GeV che abbiamo visto e' incredibile. E' l'indizio di una nuova
particella" afferma Joe Incandela, responsabile dell'esperimento Cms
che, pur mantenendo ancora un velo di cautela, aggiunge secco: "Sappiamo
che deve essere un bosone ed e' il bosone piu' pesante che abbiamo mai
visto". Incandela sottolinea che le ricerche continueranno, certo,
perche' "le implicazioni" di questa scoperta "sono assolutamente
significative" motivo per "essere estremamente diligenti in tutte le
nostre verifiche e studi" aggiunge ancora lo scienziato. Ma il dado e'
tratto.
"E' difficile non esultare con questi risultati" dice il direttore
della Ricerca e Computing del Cern, Sergio Bertolucci, il fisico
italiano a capo di tutte le ricerche del centro di fisica nucleare di
Ginevra. I risultati diffusi oggi dal Cern sono stati definiti
preliminari ma hanno un sapore davvero forte per il progresso della
scienza. "I dati sono basati su studi realizzati nel 2011 e nel 2012 che
sono ancora sotto analisi e la pubblicazione dei risultati di queste
ricerche e' attesa per la fine di luglio" spiega il Cern che ha scelto
di rendere pubblici i risultati oggi proprio mentre anche oltreoceano la
comunita' dei fisici che lavora all'acceleratore di particelle Tevatron
nell'Illinois, in Usa, ha annunciato di avere a sua volta scoperto una
particella che coincide con le caratteristiche di Higgs. La certezza
dell'osservazione dei fisici del Tevatron e' pari al 90%. Cosi' il Cern,
forte del suo 99,999% ha deciso di non aspettare oltre.
Ad ascoltare i risultati della ricerca, in lacrime per la
commozione, c'era oggi anche il fisico Peter Higgs, il 'papa'' del
bosone che porta il suo nome. Higgs. Questo è davvero un giorno speciale
per lui. "Mai stato cosi' felice" ha sussurato lo scienziato davanti
alla standing ovation che la comunita' del Cern gli ha tributato.
Membro della Royal Society inglese, Peter Higgs, classe 1929, e'
principalmente noto per la proposta avanzata negli anni Sessanta,
all'interno della teoria elettrodebole, che mira a spiegare l'origine
della massa della particelle elementari in generale e dei bosoni W e Z
in particolare.
Il noto "Meccanismo di Higgs" ha predetto l'esistenza di una nuova
particella subatomica denominata appunto bosone di Higgs, e ormai
universalmente nota col soprannome di "Particella di Dio". Con la
scoperta di oggi, il meccanismo di Higgs viene ratificato come
importante ingrediente del Modello standard.
Higgs ha elaborato la sua teoria nel 1964 mentre passeggiava per le
colline scozzesi, quando all'improvviso e' corso in laboratorio
dichiarando di aver maturato "one big idea", una grande idea. Higgs, pur
dichiaratamente ateo, sembra si sia sia dispiaciuto del soprannome
'particella di Dio' dato alla 'sua' creatura in quanto lo scienziato
avrebbe paura che questa definizione possa in qualche modo offendere le
persone religiose.
Si prevedeva che il Large Hadron Collider, il piu' grande
acceleratore di particelle mai costruito al mondo, inaugurato al Cern di
Ginevra nel settembre 2008 e che, per inconvenienti tecnici, ha
iniziato a fornire dati dal novembre 2009, potesse essere in grado di
verificare l'esistenza del bosone di Higgs.
Oggi e' dunque arrivata la conferma che l'intuizione di Higgs e' una
realta' e il papa' della particella di Dio e' a Ginevra per raccogliere
l'abbraccio della comunita' scientifica considerata tra le piu' forti e
importanti del mondo. Per il suo notevole contributo alla fisica
teorica, Peter Higgs e' stato decorato numerose volte con premi e
riconoscimenti, tra i quali la medaglia Dirac e il premio Wolf per la
Fisica.
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